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Scopri l'equity crowdfunding e come funziona tramite le nostre FAQ

Quali sono i costi per gli investitori?

WeAreStarting non prevede costi a carico degli investitori, in quanto il portale viene remunerato interamente dalle società offerenti.

Le spese a carico degli investitori per la trasmissione degli ordini a banche ed imprese di investimento (SIM), se presenti, sono indicate nella scheda informativa relativa a ciascuna offerta (Documento Informativo). Abbiamo lavorato per garantire il massimo della disintermediazione e ridurre i costi a carico degli investitori.

È il primo investimento e non conosco bene lo strumento, cosa devo fare?

Per prima cosa è fondamentale comprendere che si tratta di investimenti ad alto rischio che, in quanto tali, devono essere adeguatamente rapportati alle proprie disponibilità finanziarie. Inoltre, è importante avere la capacità di sostenere economicamente l’eventuale perdita dell’intero capitale investito. È essenziale capire che si tratta di un investimento e di comprendere inoltre l'importanza della diversificazione degli investimenti.

Per migliorare le competenze in materia, vi invitiamo a prendere visione dei contenuti per gli investitori presenti sul portale di WeAreStarting e della sezione di investor education del sito internet della Consob.

È sufficiente aderire all’offerta sul portale iscritto per completare l’investimento?

No. Dovrai eseguire un bonifico (per ora non sono accettate altre tipologie di pagamento) dal conto che hai inserito nel tuo profilo (e che deve essere a te intestato).

In ogni caso, al termine della procedura di investimento sul portale riceverai una mail contenente tutte le istruzioni necessarie per il suo completamento. Segui le istruzioni che ti saranno fornite e attendi i tempi di chiusura dell'offerta per diventare socio della società che hai scelto di finanziare.

Nel frattempo WeAreStarting trasmetterà l’ordine all’intermediario che cura l'offerta (Banca o SIM) e presso la quale è sito il conto sul quale vengono raccolti i soldi investiti dagli investitori, che si occuperà di confermare l'avvenuto versamento della cifra indicata nell'ordine di investimento sul portale. 

Dopo aver investito posso cambiare idea ed essere rimborsato?

Per gli investitori non professionali è possibile ottenere il rimborso, ma solo entro limiti stabiliti dalla legge, ovvero:

  • entro 7 giorni decorrenti dalla data dell’ordine tramite una comunicazione rivolta all’indirizzo email recesso@wearestarting.it;
  • entro 7 giorni decorrenti dalla data in cui sono state portate a conoscenza degli investitori nuove informazioni rilevanti quando, prima della chiusura della campagna, sopravvenga un fatto nuovo o sia rilevato un errore materiale concernente le informazioni esposte sul portale, tramite una comunicazione rivolta al gestore all’indirizzo email revoca@wearestarting.it.

In tutti gli altri casi, non sarà possibile ottenere un rimborso.

Il rimborso potrebbe essere soggetto a costi che verranno applicati dall'intermediario (Banca o SIM) in base ai costi che lo stesso si vedrà costretto a sostenere per eseguire l'operazione di rimborso.

Cosa succede quando non viene raggiunto il target di raccolta?

I fondi versati vengono restituiti agli investitori in tempi brevi (un massimo di 15 giorni dal giorno di chiusura dell'offerta).

Dato che il conto corrente destinato all'offerta sul quale viene costituita la provvista è infruttifero, non potrà essere reclamata alcuna forma di interessi dagli investitori al momento della restituzione dei fondi versati.

Il rimborso potrebbe essere soggetto a costi che verranno applicati dall'intermediario (Banca o SIM) in base ai costi che lo stesso si vedrà costretto a sostenere per eseguire l'operazione di rimborso.

Quali sono i principali rischi che si corrono investendo in un’offerta tra quelle proposte dal portale di WeAreStarting?

L’investimento in piccole e medie imprese (PMI), così come quello in start-up, presenta caratteristiche particolari e rischi economici più elevati rispetto agli investimenti tradizionali.

I principali rischi sono rappresentati dal rischio di totale perdita del capitale investito, dal rischio di illiquidità e, per le start-up innovative, anche dalla mancanza di dividendi. Ogni offerta proposta sul portale è unica nel suo genere e le condizioni di contorno portano la stessa ad essere associata ad un rischio diverso

Per sapere di più sui rischi dell’investimento in start-up innovative e PMI (innovative e non), consulta il portale di WeAreStarting e il sito della Consob.

Quali sono i rendimenti degli investimenti proposti? Quando avrò l’opportunità di vendere la mia partecipazione?

Non esiste alcun rendimento garantito degli investimenti proposti ed esiste il rischio di perdita dell'intero capitale investito. Alcune Offerenti porteranno soddisfazioni agli investitori, mentre altre avranno performance negative.

Non esistono strategie di exit predefinite e l’investimento potrebbe rivelarsi illiquido. Per facilitare i sottoscrittori, qualora WeAreStarting venisse a conoscenza dell'interesse di nuovi investitori verso una società che abbia completato la raccolta sul proprio portale, si impegna a comunicarlo ai sottoscrittori, al fine di permettere agli stessi di portare avanti autonomamente una trattativa per un'eventuale exit.

Nel caso di intestazione conto terzi (opzione disponibile per tutte le raccolte aventi ad oggetto società costituite nella forma di S.r.l.), i costi per il trasferimento delle quote sono ridotti, grazie alle modalità alternative previste dall'art. 100-ter del TUF. Negli altri casi, dovranno essere sostenuti i costi associati alla cessione di quote secondo le modalità previste dal Codice Civile.

Quali doveri e diritti hanno i sottoscrittori di una campagna di equity crowdfunding di WeAreStarting?

Ogni sottoscrittore acquisisce un vero e proprio titolo di partecipazione nella società ed i relativi diritti patrimoniali e amministrativi che ne derivano.

Pertanto il socio, nei limiti che ne derivano dalle leggi, dallo statuto e dall’organizzazione vigente della società, può partecipare alla vita della società.

Nel caso di cambio di controllo societario, l’Offerente deve riconoscere agli investitori, per almeno tre anni dal momento in cui si è conclusa la campagna curata dal portale, il diritto di recesso o di co-vendita.

Inoltre WeAreStarting obbliga le Offerenti ad impegnarsi a fornire almeno due aggiornamenti periodici entro 25 mesi dalla conclusione della campagna, oltre a comunicare l’avvento di una situazione che possa con buona probabilità pregiudicare la continuità aziendale.

WeAreStarting facilita infine la comunicazione di aggiornamenti ai sostenitori e incoraggia le Offerenti a coinvolgere i sottoscrittori in attività aziendali utili.

Quali sono i benefici fiscali per gli investitori?

Gli investitori della piattaforma possono avvalersi del beneficio fiscale proporzionale all'importo investito in start-up innovative, ai sensi dell’art. 29 del DL 179/12.  Ai sensi del Decreto 25/02/2016 le agevolazioni spettano fino ad un ammontare complessivo dei conferimenti ammissibili non superiori a 15 milioni di euro per ciascuna start-up innovativa, calcolato su un arco temporale di 5 anni.

I benefici fiscali si applicano ai soggetti che investono in PMI innovative, a seguito del Decreto Legge n. 3/2015.

Grazie alla Legge di Bilancio 2017 (Legge 11 dicembre 2016, n. 232), l’aliquota prevista per l’agevolazione è unica per start-up e PMI innovative e pari al 30%. Il beneficio è valido sia per i soggetti passivi IRPEF (le persone fisiche) che per i soggetti passivi IRES (le persone giuridiche).

Per le persone fisiche l'agevolazione consiste in una detrazione IRPEF del 50% della somma investita fino ad un massimo investito pari a 100.000,00 euro. Oltre a questa soglia, la detrazione dall’IRPEF è pari al 30% della somma investita, fino ad un massimo di 1 milione di euro.

L'agevolazione fiscale del 50% entra in vigore il 19 maggio 2020 e non è retroattiva, pertanto è valida per le sottoscrizioni effettuate dopo il 19 maggio 2020. 

Per le persone giuridiche l’agevolazione consiste nella deduzione dall'imponibile IRES del 30% della somma investita fino ad un massimo annuo di 1,8 milioni di euro.

Nel caso in cui, in seguito all’applicazione della detrazione all’imposta lorda, si verifichi un’eccedenza rispetto alla somma detraibile, questa potrà essere riportata in avanti, fino al terzo anno d’imposta successivo.

Per usufruire del beneficio fiscale l’investimento deve necessariamente essere mantenuto per 3 anni, per evitare di incorrere nella decadenza delle agevolazioni.

I benefici fiscali maturano in occasione della prima dichiarazione dei redditi successiva all’investimento. Ad esempio se si è effettuato un investimento nel 2019 in una startup innovativa, il vantaggio fiscale avverrà in occasione della dichiarazione dei redditi dell’anno 2020 relativa ai redditi maturati nell’anno 2019.

Raccomandiamo agli investitori di confrontarsi con il proprio consulente fiscale o commercialista, per la gestione delle agevolazioni fiscali spettanti in caso di investimento tramite il nostro portale, per valutare la propria specifica situazione.

Esiste un periodo in cui è obbligatorio mantenere l'investimento?

No, non esiste un periodo in cui è obbligatorio mantenere l'investimento.

L’unico vincolo in merito è relativo al caso di investimenti in startup e PMI innovative, società che agevolano l'investitore dal punto di vista fiscale. Nella legge di Bilancio 2017 viene esplicitamente previsto che, a decorrere dal 2015, per non incorrere nella decadenza delle agevolazioni, gli investimenti debbano essere mantenuti per 3 anni.

Per quanto riguarda invece altre offerte non esiste nessun vincolo temporale e se l'investimento è caratterizzato dalla presenza dell'intestazione conto terzi lo smobilizzo dell'investimento è più semplice e immediato.

Quali sono le cause della decadenza delle agevolazioni fiscali previste per offerte registrate come Start-up Innovative e PMI Innovative?

Il diritto all'agevolazione decade se, entro 3 anni dalla data in cui viene effettuato l'investimento, si verifica uno dei seguenti avvenimenti:

  • la cessione, anche parziale, a titolo oneroso, delle partecipazioni;
  • la riduzione di capitale sociale e/o la ripartizione di riserve o altri fondi costituiti con sovrapprezzi di emissione delle azioni o quote delle startup innovative o delle società che investono prevalentemente in startup innovative e le cui quote non siano quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione;
  • il recesso o l'esclusione degli investitori;
  • la perdita, da parte della startup innovativa, dei requisiti richiesti per la qualifica di startup innovativa.

Non costituiscono invece causa di decadenza la perdita dei requisiti previsti dall'art. 25 comma 2 del DL n. 179/2012 da parte della startup innovativa dovuta:

  • alla scadenza dei 5 anni dalla data di costituzione o del diverso termine indicato dal secondo periodo del comma 3 dello stesso art. 25.
  • al superamento della soglia di valore della produzione annua pari a 5 milioni di euro.
  • alla quotazione su un sistema multilaterale di negoziazione.

Voglio beneficiare degli incentivi fiscali legati all'investimento in Start-up/PMI Innovative. Quali documenti sono necessari?

Per poter beneficiare delle agevolazioni fiscali, valgono le condizioni già previste dall’art. 5 del D.M. del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 30 gennaio 2014. 

Il socio-investitore dovrà conservare la seguente documentazione da presentare in sede di redazione del modello Unico:

  • Certificazione fornita dalla società innovativa che attesti il rispetto del limite di €15.000.000 ovvero, se superato, l’importo per il quale spetta la deduzione/detrazione;
  • Visura camerale che attesti la presenza dell’investitore tra i soci;
  • Documento che attesti l’importo dell’investimento (non obbligatorio).

Per ulteriore approfondimento è possibile consultare la scheda di sintesi della policy a sostegno delle startup innovative (Mise – 23/02/2017).

È possibile sottoscrivere quote mediante intestazione fiduciaria?

Sì, è possibile attivare l’intestazione fiduciaria attraverso cui sottoscrivere quote di società mediante equity crowdfunding, oltre che direttamente. L’investitore può utilizzare la fiduciaria di propria scelta. Tra le varie possibilità, WeAreStarting segnala il servizio offerto da FD Fiduciaria Digitale, che ti consente di continuare ad operare online.

Ho letto che i soldi del mio investimento andranno su un conto vincolato destinato all'offerta. Cosa significa?

Si tratta di un conto aperto presso l'Intermediario Finanziario (Banco BPM S.p.A.) di proprietà dell'Offerente sul quale finiscono i soldi versati dai singoli finanziatori. Nel caso di una campagna di equity crowdfunding, i fondi presenti su conto indisponbibile non sono a disposizione della società fintanto che non verrà inviato dal portale all'intermediario un documento che attesa lo svincolo delle somme.

Solo quando una campagna viene chiusa positivamente i capitali sono trasferiti sul conto ordinario della società, al netto della commissione del portale. In caso di esito negativo, tutti i fondi sono restituiti ai singoli sottoscrittori (come descritto più approfonditamente nella FAQ specifica).

Chi può investire con l'equity crowdfunding?

L'equity crowdfunding è aperto sia a persone fisiche (individui) maggiorenni che a persone giuridiche, sia a investitori professionali che a piccoli risparmiatori. Si tratta quindi di uno strumento molto democratico e aperto. Ovviamente chiunque intenda investire è invitato a svolgere un'analisi approfondita delle società.

È possibile investire mediante intestazione conto terzi come previsto dall'articolo 100-ter comma 2-bis del TUF?

Sì. A partire dall'autunno 2018 WeAreStarting ha identificato un intermediario abilitato all'intestazione c/terzi in grado di offrire questo servizio ai soggetti che decidono di investire mediante equity crowdfunding. L'intermediario è Directa SIM S.p.A.

L'intestazione c/terzi è valida solamente per le campagne aventi ad oggetto società costituite in forma di società a responsabilità limitata (S.r.l.).

All’interno di ogni singola offerta è indicata l’eventuale possibilità di disattivare il servizio di intestazione c/terzi, indicando eventuali corrispettivi, spese o oneri gravanti sull'utente.

Come funziona l'intestazione conto terzi?

L'intestazione conto terzi (opzione disponibile per tutte le raccolte aventi ad oggetto società costituite nella forma di S.r.l.) è possibile grazie al fatto che Directa SIM comparirà nella visura della società in nome e per conto degli investitori che avranno scelto l’intestazione conto terzi e manterrà un registro dei titolari effettivi delle quote. 

Entro i 30 giorni successivi alla chiusura dell’offerta l’intermediario abilitato Directa SIM, depositerà presso il Registro delle Imprese una certificazione attestante la propria titolarità di socio per conto di terzi. 

Qualora un investitore sottoscriva l'acquisto di quote secondo l'art.100-ter del TUF:

a) Nel caso sia il suo primo investimento c/terzi attraverso il portale:

  • Eseguire il bonifico all' IBAN, comunicato via mail dal portale al termine della procedura d'investimento di WeAreStarting, associato al conto indisponibile destinato all'offerta;
  • Completare un modulo di adesione al servizio dell''intermediario (accessibile qui per investimenti a titolo personale o qui per investimenti a titolo di persona giuridica); il conto che verrà aperto con l'intermediario è  esclusivamente un conto traiding (deposito titoli). 

b) Nel caso abbia già eseguito in passato un investimento c/terzi attraverso il portale (e di conseguenza abbia già aperto il conto presso l'intermediario) dovrà solamente eseguire il bonifico sull'IBAN, comunicato via mail dal portale al termine della procedura d'investimento di WeAreStarting, associato al conto indisponibile destinato all'offerta e attendere il termine della stessa.

L'intestazione conto terzi sarà la modalità di investimento preferenziale sul portale, qualora un investitore volesse rinunciare all’intestazione conto terzi dovrà comunicare a WeAreStarting previa mail all'indirizzo support@wearestarting.it la sua volontà, accettando di sostenere i costi previsti dal regime ordinario di trasferimento delle quote.

Ho investito in un'offerta in modalità c/terzi ma in visura non compare il mio nominativo, perché?

È normale, l'intestazione c/terzi fa si che sia l'Intermediario abilitato ad offrire c/terzi a figurare nella visura aggiornata della società offerente; questo per permettere ai soci di poter smobilizzare in piena libertà i propri investimenti/partecipazioni, sempre rispettando gli obblighi previsti a statuto, come le modalità di comunicazione e tempistiche associate ai diritti di prelazione.

Directa SIM comparirà nella visura della società in nome e per conto degli investitori che avranno scelto l’intestazione conto terzi e manterrà un registro dei titolari effettivi delle quote.

Infatti, in caso di intestazione conto terzi e di applicazione del regime alternativo di trasferimento delle quote previsto dall’art. 100-ter, comma 2-bis, del TUF, entro 30 giorni dalla chiusura dell’offerta l’intermediario abilitato Directa SIM, depositerà  presso il Registro delle Imprese una certificazione attestante la propria titolarità di socio per conto di terzi. 

Sarà in ogni momento possibile dopo il termine dell'offerta, per l'investitore effettivo, richiedere l’intestazione diretta alla propria persona delle quote di pertinenza, sostenendo i relativi costi.

Anche scegliendo l'intestazione c/terzi, l’investitore, persona fisica o giuridica, ha diritto di beneficiare dei benefici fiscali previsti dalla legge per gli investimenti in startup e PMI innovative. 

Posso vendere la mia partecipazione se ho investito in modalità conto terzi?

Sì. Lo smobilizzo del proprio investimento potrà essere eseguito in piena libertà e autonomia, rispettando tutte le clausole statutarie previste.

Quando un investitore venderà la propria quota, sarà compito dell'intermediario registrare la compravendita dello strumento finanziario. Nessun costo sarà applicato né al venditore né all'acquirente da parte dell'intermediario.

In conformità con l’art. 100-ter, co. 2-bis, lett. c), una volta attuata l’intestazione conto terzi sarà possibile effettuare il trasferimento delle quote a costo zero per l'acquirente e/o l'alienante, accettando di mantenere l’intestazione conto terzi in capo a Directa SIM.

Qualora un investitore decidesse di smobilizzare i propri titoli, sarà sufficiente che comunichi all’intermediario abilitato nonchè intestatario delle quote (Directa SIM) la volontà di venderle, il quale provvederà a trasferirne la titolarità all’acquirente. 

Eventuali servizi per favorire l'incontro e la finalizzazione dell'ordine di compravendita tra cessionario e acquirente delle quote mediante intestazione c/terzi potranno essere offerti dal Portale a pagamento.

Se l'investimento eseguito è caratterizzato da un beneficio fiscale (start-up innovative, PMI innovative), per evitare di perdere la detrazione/deduzione, l'investitore dovrà, come previsto dalla Legge vigente, mantenere l'investimento per almeno 3 anni, pena la perdita del beneficio associato.

Che costi comporta l'investimento c/terzi per un investitore?

L'investimento tramite intestazione c/terzi è privo di costi. Dovrà però essere aperto un conto presso l'intermediario abilitato (Directa SIM); tale conto dovrà essere obbligatoriamente aperto, da ciascun investitore, per poter poi gestire in autonomia i propri titoli. Per l'apertura del conto bisognerà compilare un modulo online, differente a seconda che si stia eseguendo l'investimento come persona fisica (qui) o come persona giuridica (qui).

Se avessi delle domande in merito alla procedura di apertura del conto non esitare a contattare l'help desk di Directa SIM S.p.A. (Tel. +39 011 0884141 - directa@directa.it). Se preferisci compilare il modulo al telefono clicca qui, per prendere un appuntamento con Directa SIM S.p.A.

Rimangono a carico dell’investitore tuttavia eventuali oneri fiscali futuri e i costi per il rilascio (non obbligatorio), su richiesta del sottoscrittore e del successivo acquirente, di una certificazione comprovante la titolarità delle quote. L'intermediario abilitato all'intestazione c/terzi ha indicato tale costo pari a 5 Euro, che dovrà essere corrisposto a Directa SIM stessa.

Ho visto che WeAreStarting è considerata una società benefit. Cosa comporta?

Mentre le società tradizionali esistono con l’unico scopo di distribuire dividendi ai soci, le società benefit sono espressione di un paradigma più evoluto: integrano nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera. WeAreStarting è stata inserita nel 2018 nell'elenco delle società benefit, grazie alla propria volontà di avere un impatto positivo al di là del beneficio economico dei propri soci.

Telefono +39 379 12.98.782

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