FENICE ✕ ECOBONUS

Holding focalizzata nelle rinnovabili e nell’efficientamento energetico, con questo crowdfunding vuole finanziare un comparto che sfrutti gli incentivi varati dal governo come Ecobonus e Sismabonus.
Mercato Saraceno, Forlì-Cesena, Italy
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La società e la strategia di Fenice per il 2021

Sfruttare gli incentivi grazie all'esperienza del team di Fenice
È una holding operativa con asset e attività nel mondo dell’energia, intenzionata ad effettuare investimenti anche nel settore dell’immobiliare e del venture capital. 

Attualmente la società è proprietaria di partecipazioni in numerose società proprietarie di impianti di produzione di energia rinnovabile di piccole e medie dimensioni, basati su diverse fonti, dato che nel portafoglio sono presenti impianti idroelettrici, eolici, fotovoltaici (a tetto e a terra) e alimentati a biomassa. Tali partecipazioni generano ritorni annui. I nuovi investimenti nel campo delle rinnovabili saranno nel breve termine limitati a opportunità eccezionali.

La società ha però in programma di sfruttare la propria esperienza come EPC contractor nel mondo dell’energia, andando a lavorare su interventi di efficienza energetica di edifici, sfruttando le opportunità offerte dalla normativa su ecobonus e sismabonus.

 

Il ruolo di Fenice
Nel maggio 2020, Fenice S.p.A., in collaborazione con Gorini Dario S.r.l., promuove la creazione di una rete di imprese. Il modello di rete è stato scelto inizialmente perché permette la libera circolazione dei crediti all’interno della stessa, senza necessità di cessione. L’appaltatore è la società “Ecobonus in Rete S.r.l.”, partecipata al 50% da entrambe. Per il cliente, la scelta di avere un unico interlocutore è vincente, come si evidenzia da riscontri di mercato.

I fondi raccolti con questo crowdfunding saranno immessi nella Ecobonus in Rete S.r.l., il cui oggetto sociale vede la gestione dei lavori inerenti all'ecobonus, occupandosi nello specifico di analisi dei requisiti, progettazione dei lavori, gestione amministrativa, marketing, commerciale e richiesta delle certificazioni e gestione del processo di cessione del credito per lavori dislocati in Romagna e province limitrofe.

La normativa di riferimento, ormai nota come ecobonus del 110%, riguarda le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per interventi di riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, che generano una detrazione IRPEF del 110% qualora vengano soddisfatti precisi requisiti. Una parte dei crediti generati dagli interventi effettuati da Fenice e dai suoi partner sarà autoconsumata dalle società del gruppo, mentre la restante parte dei crediti sarà ceduta a intermediari finanziari, secondo le modalità previste dal DL Rilancio.

 

Perché investire in Fenice
Una holding che ha saputo dimostrare le proprie capacità
Dalla nascita della società che si è poi trasformata in Fenice nel 2002, la società ha chiuso il proprio bilancio in utile. In questi anni, l’economia italiana è cambiata molto, ma la società ha sempre saputo reinventarsi e riuscire a mantenere la propria redditività.

Asset di proprietà con redditività prevedibile
Gli investimenti degli ultimi anni in impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile operativi garantiscono oggi a Fenice una rendita prevedibile nel tempo.

Opzione di riacquisto
La società ritiene di essere in grado di riacquistare le azioni in futuro. Per questo sottoscriverà con i sottoscrittori della campagna di equity crowdfunding un accordo che prevede un diritto di riacquisto delle azioni ad un prezzo prestabilito. Negli anni prima della possibilità di esercitare il proprio diritto, gli investitori potranno godere della detrazione fiscale. La modalità di exit è descritta in questo documento.

Il contesto sfruttabile e i soggetti da coinvolgere

Come funziona l'Ecobonus varato dal governo
Il testo del decreto Rilancio prevede l’avvio del sismabonus e dell’ecobonus del 110%, fornendo l’elenco dei lavori per i quali si potrà accedere alle detrazioni maggiorate (rispetto alle aliquote già disponibili prima del DL Rilancio):

  • lavori di isolamento termico degli edifici, con un’incidenza pari almeno al 25% della superficie;
  • lavori di sostituzione dei vecchi impianti di climatizzazione in condominio, con impianti centralizzati ad alta efficienza energetica;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti per riscaldamento, raffrescamento o fornitura di acqua calda a pompa di calore;
  • sostituzione degli infissi della struttura abitativa;
  • Impianto fotovoltaico con batterie di accumulo e colonnine di ricarica per i veicoli elettrici.

 

Questo è l’elenco dei lavori trainanti che apre le porte alla riqualificazione completa dell’immobile con l’ecobonus del 110%, secondo però specifici limiti di spesa e parametri intriseci in ogni singola opera. A spiegare gli specifici limiti di spesa e come funziona il super bonus è la guida dell’Agenzia delle Entrate
L’ecobonus del 110% spetterà per tutti i lavori di efficientismo energetico (articolo 14 decreto legge n. 63/2013), nei limiti di spesa individuati per ciascuno di essi, a patto che venga eseguito almeno uno degli interventi elencati in precedenza.

I lavori di adeguamento dovranno essere eseguiti nel periodo temporale tra il 1° luglio 2020 ed il 31 dicembre 2021.

 

Il soggetto scelto da Fenice per la gestione del processo
Ecobonus in Rete (https://www.ener2crowd.com/it/progetti/dettaglio/84-riqualificazione-energetica) è la società, di cui Fenice S.p.A. è socia al 50%, e a cui Fenice affiderà il comparto di esecuzione degli interventi sopradescritti. La stessa ha condotto una campagna di lending crowdfunding per raccogliere fondi da impiegare nel pagamento dei materiali utilizzati nella riqualificazione energetica di una serie di abitazioni. 

Ecobonus in Rete ha raccolto, e molto probabilmente raccoglierà, altri finanziamenti. Questi soldi serviranno alla società per poter pagare i fornitori dei materiali e dei servizi richiesti dal cliente finale in forza dell’utilizzo dei bonus previsti dal decreto emanato. La società infatti è già attiva e ha diversi contratti in corso. Nella sezione “allegati” potete trovare una serie di documenti relativi a come Ecobonus in Rete lavora e all’attuale stato dei lavori.

Fenice S.p.A. immetterà i soldi nella partecipata tramite finanziamento soci.

Risultati conseguiti sino ad ora e crescita del business

I numeri della holding
La società detiene oggi 17 partecipazioni in società/impianti, di cui 13 riferibili alla produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, 1 all’efficienza energetica, 2 all’immobiliare e 1 al fintech. La holding conta 75 soci, di cui 64 entrati a far parte della compagine nel corso della campagna di equity crowdfunding di inizio 2019.

 

Risultati economici 2017-2019
Il patrimonio netto della società ha raggiunto i 2,48 milioni a fine 2019 e l’utile netto si è mantenuto nel 2019 superiore ai 350 mila €.

Si segnala che Fenice è tra le poche società che hanno completato con successo una raccolta di equity crowdfunding in Italia ad aver distribuito un dividendo: gli investitori crowd hanno infatti goduto di un dividendo di un euro per azione (2,6% dell’importo investito) distribuito a settembre 2020.

Conto economico 2017-2019

Anno 2017 2018 2019
Valore della produzione EUR 177.056 EUR 102.492 EUR 166.572
Costi di produzione EUR 134.508 EUR 116.790 EUR 146.773
EBITDA EUR 42.548 EUR -14.298 EUR 19.799
EBIT EUR -92.986 EUR -161.270 EUR -59.337
PROVENTI (PARTECIPAZIONI) EUR 308.964 EUR 626.003 EUR 551.735
UTILE EUR 33.304 EUR 357.351 EUR 357.007

Conto economico atteso 2020-2022

Anno 2020 2021 2022
Valore della produzione EUR 130.000 EUR 160.000 EUR 200.000
Costi della produzione EUR 127.533 EUR 135.000 EUR 145.000
EBITDA EUR 2.466 EUR 25.000 EUR 55.000
EBIT EUR -5.850 EUR 15.000 EUR 43.000
PROVENTI/PARTECIPAZIONI EUR 104.000 EUR 150.000 EUR 370.000
UTILE EUR 98.149 EUR 165.000 EUR 413.000

Numeri attesi con Ecobonus 110% per il 2021

Aspettative economico finanziare della holding
Prendendo in esame le possibilità di lavoro di Ecobonus in Rete S.r.l., Fenice ha stilato un business plan che prende in considerazione tale comparto e le potenzialità di rientro di tale investimento. In particolare, il BP presentato mostra come impatta l'eco-bonus sulla holding. 

In particolare, il CEO di Fenice prevede che nel 2021 saranno realizzati lavori su ben 100 immobili diversi rientranti nelle caratteristiche che permettono di sfruttare l'ecobonus. Non sono attualmente indicati valori economici per intervento, nè il numero di interventi per immobile.

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Nel BP è però presentato anche uno scenario alternativo, che prende in considerazione la possibilità che l'ecobonus 110% sia esteso fino all'anno 2024. Si rimanda all'allegato per la visione completa dei numeri.

Caratteristiche dell'offerta: rientro dell'investimento

Quote disponibili e caratteristiche
Quest'offerta pubblica di Fenice S.p.A. offre agli investitori azioni di nuova emissione, per un totale di 6.000 azioni, al prezzo di 50 euro/azione. La sottoscrizione minima è di 1.000 euro, corrispondenti a 20 azioni, incrementabili di 500 euro. Tali azioni, denominate "C" nello statuto sociale, hanno la caratteristica di "scadere" alla data di approvazione da parte dell'assemblea del bilancio relativo all'esercizio che si chiuderà il 31 dicembre 2023. Questo significa che Fenice si impegna nel riacquisto, qualora il singolo investitore eserciti nei 30 giorni successivi a quella data la volontà di cederle (diritto "PUT"), delle stesse al medesimo prezzo di oggi (50 euro/azione) ma solo ed esclusivamente se allora la società avrà un patrimonio superiore a 46 euro/azione (in caso di ciò, si passerà al primo anno utile in cui tale caratteristica si verificherà).

Le azioni offerte sono integralmente postergate nelle perdite rispetto alle azioni di categoria "A" durante la vita della società e hanno diritto alla percezione di utili in misura pari a quella delle azioni di categoria "A", ma distribuibili solo qualora il loro titolare non abbia esercitato, entro 30 giorni dall'approvazione da parte dell'assemblea del bilancio relativo all'esercizio che si chiuderà il 31 dicembre 2023, il diritto "PUT".

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Uso dei fondi
I soldi saranno veicolati in un'operazione di finanziamento soci verso la società Ecobonus in Rete S.r.l., società partecipata da Fenice al 50%, e impiegati per far fronte alle spese iniziali che la società appaltatrice dovrà sostenere nei confronti dei propri collaboratori per l'esecuzione dei lavori richiesti dai clienti che hanno deciso di affidarsi alla startup per l'implementazione dei lavori di efficientamento energetico del proprio immobile.

 

Valutazione
La valutazione della società è leggermente superiore (+30%) a quella presentata nel 2019 e si attesta attorno ai 2,65 milioni di euro. Scelta calibrata dai risultati conseguiti dalla società nell'ultimo anno e dei rendimenti prevedibili dal comparto relativo agli investimenti in energia pulita.

Fondatori e principali membri del team

Mauro Gorini

Mauro Gorini

CEO

Laureato in Ingegneria Civile a Bologna con specializzazione in strutture, master MBA, figlio di imprenditore, dopo un esperienza di 7 anni nell’azienda del padre (Gorini Dario S.r.l.) e dopo essere stato il Vicesindaco del Comune di Mercato Saraceno, nel 2003 in collaborazione con altre 4 aziende concorrenti, fonda la CGS Consolidamenti srl (oggi CGS Group S.p.A., di cui è Azionista di Minoranza, Presidente e CEO) nel settore delle stabilizzazioni delle terre e cold recycling, portandola a diventare nei 10 anni successivi ad essere leader italiano e ad essere presente in 5 mercati esteri. Nel 2001 avvia Fenice S.r.l. (oggi Fenice SB S.p.A., Presidente e Chief Inv.) che nel settore delle energie rinnovabili assomma 14 impianti (idroelettrici, fotovoltaici, minieolici, biomasse) suddivisi in 9 newco , tutte con autorizzazioni auto-sviluppate e finanziate.

Dal 2001 a oggi avvio, gestione, partecipazione e valorizzazione di 33 tra newco e startup; fino al 2017 Presidente della Rete per l’innovazione radicale, “Percorsi Erratici” promossa dalla CCIAA di Forlì e che raggruppa 35 eccellenze territoriali romagnole.

Enrico Ortolani

Enrico Ortolani

Nato nel 1973 si laurea in Ingegneria Edile a Bologna nel 2002.
Subito inizia la propria attività come progettista strutturale e consulente libero professionista nel campo immobiliare e della sicurezza sul lavoro e nel 2003 comincia a collaborare con aziende del settore delle infrastrutture viarie e aeroportuali.
Nel 2005 entra a far parte dell’azionariato della Gorini Dario Immobiliare S.r.l. oggi Fenice SB S.p.A. di cui è socio e consigliere d’amministrazione con delega agli acquisti.
Riveste diversi ruoli di rappresentanza in aziende sia del comparto delle infrastrutture che delle energie rinnovabili.
Arricchisce i suoi studi con due Master in “Empowerment individuale ed organizzativo” e in “Selezione e valutazione delle Risorse Umane”.

Elisabetta Battelli

Elisabetta Battelli

Nata nel 1984, si laurea nel 2008 in Finanza, Intermediari e Mercati presso l’università di Bologna. Dopo varie esperienze lavorative nel 2011 approda in Technogym S.p.A. – area Financial Services, dove si occupa di operazioni di leasing operativo/finanziario e finanziamenti diretti assistiti da copertura assicurativa del credito rivolti sia al mercato Italia sia al mercato estero.

Dal 2013 fa parte del gruppo e si occupa di amministrazione, finanza e segreteria di Direzione.

Nicoleta Pantea

Nicoleta Pantea

Impiegata amministrativa

Laureata in Studi Europei presso Università Babes Bolyai – Cluj Napoca (Romania) e diplomata presso Liceo Linguistico “Moise Nicoara” – Arad Far (Romania). Ha lavorato in Impresa Catallo S.r.l. di Dozza (BO), operante nel settore edile, dal 2003 fino al 2016, come responsabile amministrativa.

Da aprile 2019 è entrata nella realtà di Fenice col ruolo di impiegata amministrativa.

Raffaele Borgini

Raffaele Borgini

CFO di Ecobonus in Rete S.r.l.

Laurea in Economia e Commercio, oggi è consulente finanziario per Rolo Banca – Unicredit, EPFA. Riveste il ruolo di consigliere per Fenice e di CFO per Ecobonus in Rete S.r.l., partecipata dalla prima.

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