Sfruttare gli incentivi grazie all'esperienza del team di Fenice
È una holding operativa con asset e attività nel mondo dell’energia, intenzionata ad effettuare investimenti anche nel settore dell’immobiliare e del venture capital.
Attualmente la società è proprietaria di partecipazioni in numerose società proprietarie di impianti di produzione di energia rinnovabile di piccole e medie dimensioni, basati su diverse fonti, dato che nel portafoglio sono presenti impianti idroelettrici, eolici, fotovoltaici (a tetto e a terra) e alimentati a biomassa. Tali partecipazioni generano ritorni annui. I nuovi investimenti nel campo delle rinnovabili saranno nel breve termine limitati a opportunità eccezionali.
La società ha però in programma di sfruttare la propria esperienza come EPC contractor nel mondo dell’energia, andando a lavorare su interventi di efficienza energetica di edifici, sfruttando le opportunità offerte dalla normativa su ecobonus e sismabonus.
Il ruolo di Fenice
Nel maggio 2020, Fenice S.p.A., in collaborazione con Gorini Dario S.r.l., promuove la creazione di una rete di imprese. Il modello di rete è stato scelto inizialmente perché permette la libera circolazione dei crediti all’interno della stessa, senza necessità di cessione. L’appaltatore è la società “Ecobonus in Rete S.r.l.”, partecipata al 50% da entrambe. Per il cliente, la scelta di avere un unico interlocutore è vincente, come si evidenzia da riscontri di mercato.
I fondi raccolti con questo crowdfunding saranno immessi nella Ecobonus in Rete S.r.l., il cui oggetto sociale vede la gestione dei lavori inerenti all'ecobonus, occupandosi nello specifico di analisi dei requisiti, progettazione dei lavori, gestione amministrativa, marketing, commerciale e richiesta delle certificazioni e gestione del processo di cessione del credito per lavori dislocati in Romagna e province limitrofe.
La normativa di riferimento, ormai nota come ecobonus del 110%, riguarda le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per interventi di riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, che generano una detrazione IRPEF del 110% qualora vengano soddisfatti precisi requisiti. Una parte dei crediti generati dagli interventi effettuati da Fenice e dai suoi partner sarà autoconsumata dalle società del gruppo, mentre la restante parte dei crediti sarà ceduta a intermediari finanziari, secondo le modalità previste dal DL Rilancio.
Perché investire in Fenice
Una holding che ha saputo dimostrare le proprie capacità
Dalla nascita della società che si è poi trasformata in Fenice nel 2002, la società ha chiuso il proprio bilancio in utile. In questi anni, l’economia italiana è cambiata molto, ma la società ha sempre saputo reinventarsi e riuscire a mantenere la propria redditività.
Asset di proprietà con redditività prevedibile
Gli investimenti degli ultimi anni in impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile operativi garantiscono oggi a Fenice una rendita prevedibile nel tempo.
Opzione di riacquisto
La società ritiene di essere in grado di riacquistare le azioni in futuro. Per questo sottoscriverà con i sottoscrittori della campagna di equity crowdfunding un accordo che prevede un diritto di riacquisto delle azioni ad un prezzo prestabilito. Negli anni prima della possibilità di esercitare il proprio diritto, gli investitori potranno godere della detrazione fiscale. La modalità di exit è descritta in questo documento.