LAURA STRAMBI by RIMODA LAB

Il primo Glamour Sustainable Fashion Brand di moda consapevole, sostenibile e 100% Made in Italy
Milano, Milano, Italy
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L'inquinamento causato dalla moda

Contesto

Si parla ormai da tempo della correlazione tra inquinamento e ambiente in cui viviamo; spesso e volentieri, però, si discute molto del problema ma ben poco di come trovare soluzioni per ridurre le emissioni di sostanze nocive per il pianeta e per coloro che ci vivono.

Quando parliamo del settore della moda, giusto per capirci, parliamo di un settore che comprende tantissime e vastissime realtà industriali: che vanno dal tessile al manifatturiero, dalla pelletteria alla filiera del trasporto fino ad arrivare a quello del retail nei punti vendita. Si parla di un comparto che a livello globale vale 2.400 miliardi di dollari e che impiega circa 50 milioni di persone. Oggi più che mai è doveroso fare un focus particolare sull'industria della moda, che detiene il poco invidiabile record di essere la seconda filiera produttiva più inquinante al mondo (seconda soltanto a quella petrolifera).

Ripensare il modo di realizzare e intendere la moda, significa quindi ridisegnare e apportare un enorme cambiamento al sistema economico, sociale e ambientale che coinvolge direttamente o indirettamente tutti noi.

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Abitudini che possiamo e dobbiamo cambiare

Problemi e opportunità

Ormai da qualche anno a questa parte ci siamo abituati a rinnovare il nostro guardaroba in modo ossessivo-compulsivo: la velocità con cui acquistiamo un nuovo capo d'abbigliamento e ne mettiamo da parte un altro è impressionante. Secondo diversi studi, al giorno d'oggi compriamo il 60% di abiti in più rispetto a 20 anni fa e li utilizziamo per la metà del tempo.

I risultati di questo comportamento superficiale da parte dei consumatori, indotto dalla società, sono sotto gli occhi di tutti: un accumulo impressionante di vestiti vecchi e abbandonati in immense discariche con un relativo incremento e sfruttamento di risorse utilizzate per la realizzazione di nuovi capi d'abbigliamento che vanno ad impattare negativamente sull'ambiente che ci circonda.

Più nel particolare, l'industria del tessile ha un impatto devastante per quanto riguarda l'inquinamento e sfruttamento idrico e dell'aria. Secondo dati EPRS, sembra che nel 2015 l'industria tessile abbia utilizzato 79 miliardi di metri cubi d'acqua e sia ritenuta responsabile dell'inquinamento della stessa, a causa del processo di tintura e finitura, per il 20%. Sempre secondo EPRS, il 10% delle emissioni globali di carbonio sono generate dall'industria della moda e inoltre, secondo l'Agenzia Europea dell'Ambiente, gli acquisti di prodotti tessili nella sola UE durante il 2017 hanno generato 654kg di emissioni di anidride carbonica per persona.

Una casa di moda sostenibile nel cuore di Milano

Soluzione

In risposta a questo problema, nel 2012, viene fondato a Milano il marchio Laura Strambi, focalizzato sulla creazione di abiti e accessori totalmente sostenibili ed eco-friendly.  

Il progetto di questo brand è basato sulla sostenibilità e ha l'obiettivo di diffondere un messaggio positivo sull'importanza della conservazione dell'ambiente per le generazioni future. Progettando capi in modo consapevole e considerando fin dall'inizio la fase di smaltimento, al fine di garantirne un ulteriore ciclo di vita dopo l'uso da parte del consumatore.

Il brand si distingue per il suo forte carattere femminile, lo stile minimal e il design pulito, che mettono in risalto la qualità dei tessuti, nonché delle stampe originali ed esclusive utilizzate. Tutti i prodotti, inoltre, sono Made in Italy e confezionati con materie prime altamente selezionate e controllate provenienti da produttori professionali che impiegano esclusivamente tessuti naturali come lino, cotone, lana, ramiè o riciclati (non materiali derivati da poliestere). Oggi il brand è detenuto dalla società Rimoda Lab s.r.l., start-up innovativa fondata nel giugno 2022. Il creative director della società è Laura Strambi, da cui il brand prende il nome. Rimoda Lab è membro della Camera Nazionale della Moda Italiana.  

Da sempre attenta alle tematiche relative alla sostenibilità ambientale, la stilista Strambi ha avviato un percorso di ricerca sul tema volto all'utilizzo di materie prime naturali nella moda di alta classe, con l'obiettivo di sensibilizzare il mercato sull'inquinamento legato al settore moda sia nella produzione che nello smaltimento.  

 

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Filiera corta per ridurre le emissioni e trasparenza nei confronti della clientela
Il brand Laura Strambi si distingue per la produzione di capi d'abbigliamento di lusso, realizzati esclusivamente in Italia. La lavorazione e la ricerca dei tessuti sono effettuati con un attento e consapevole approccio eco-sostenibile che garantisce un impatto ambientale minimo, grazie anche al rapporto con fornitori — il più vicini possibile —, per evitare di aumentare le emissioni di CO2

La volontà di Laura Strambi di imporsi come brand di moda sostenibile, ha portato Rimoda Lab a compiere delle scelte volte a creare un’azienda rispettosa e trasparente. Innanzitutto, l’azienda ha scelto di creare e preservare una filiera corta, totalmente nazionale, che coinvolge esclusivamente fornitori e partner di settore attivi sul territorio e concordi nello sposare le tematiche del brand. Per far conoscere i vantaggi derivanti dalla scelta di lavorare preservando l’ambiente Rimoda Lab ha deciso di implementare un sistema che mediante un semplice QR code permette ad ogni cliente di esplorare e conoscere la filiera stessa, i materiali che compongono il capo acquistato e il processo produttivo subito dallo stesso. Visto che l’azienda promuove un'economia sostenibile e circolare attraverso la scelta di utilizzare tessuti 100% naturali e di altissima qualità e provenienti da processi di riciclo o da innovazione tessile. L'azienda si impegna ad eliminare l'utilizzo di materiali derivati dalla plastica e quindi dal petrolio, come il poliestere che ha un impatto negativo sull'ambiente circostante

Laura Strambi si sta espandendo in nuovi mercati (Germania, Austria, Svizzera, Polonia, Estremo Oriente, Medio Oriente, Russia e Paesi dell'ex URSS), la qualità dei capi e dei tessuti è stata riconosciuta dalle principali riviste di moda che hanno elogiato il design e la produzione artigianale, L'espansione internazionale del brand è una conferma della sua forza e della sua attenzione alla sostenibilità.

 

Modello di business
In passato, prima della creazione dell’attuale struttura aziendale e del conferimento del brand in Rimoda Lab s.r.l., il business era quello di una piccola casa di moda italiana con una piccola produzione, principalmente su commessa e con solo pochi capi disegnati e realizzati per sfilate ed eventi. 

L’avvio, nel 2022 di una struttura aziendale solida ha permesso alla stilista Strambi di focalizzare il proprio lavoro sulla creatività e di realizzare collezioni stagionali in linea con i valori del brand. Pertanto nel prossimo futuro la società intende implementare un modello di business scalabile e ritagliarsi una fetta di mercato in grado di soddisfare le esigenze di quella clientela attenta alle tematiche trattate.

Il brand Laura Strambi ha impostato modello di business basato sui canali wholesale, retail e online; andando così a gestire direttamente punti vendita di proprietà e al tempo stesso offrire i capi in punti vendita indipendenti selezionati.

Per perseguire l’apertura di punti vendita a marchio, l’azienda ha pianificato l’apertura di due negozi, nei distretti del lusso di Milano e Parigi — rispettivamente entro il 2° semestre 2024 e entro il 2° semestre 2025 —, con l'obiettivo di definire la brand identity e stabilire la propria posizione nel mercato, creare un punto di riferimento per i valori del marchio e fornire un'esperienza a 360° ai clienti che si identificano nel brand. I negozi saranno anche il pilota per creare un modello per lo sviluppo di corner e di eventuali franchising. Inoltre, verranno sviluppati pop-up store stagionali per una presenza flessibile in funzione della domanda e per permettere di conoscere il brand vedendolo e toccandolo con mano in molte altre città.

Infine, il canale online (attualmente in fase di sviluppo) avrà come obiettivo principale quello di aumentare la visibilità e la reperibilità di alcuni capi. Anche a supporto del marketing e dei social media come investimento chiave per accrescere la presenza e il valore  del marchio.

 

Obiettivi per i prossimi 12-24 mesi
Il piano di sviluppo del brand prevede un fatturato di 4,4 milioni di euro entro i prossimi 5 anni. Per raggiungere questo obiettivo, sarà implementata una nuova organizzazione commerciale: verrà utilizzato un software innovativo per il tracciamento dei fornitori e dei tessuti, saranno effettuate attività di comunicazione, PR e marketing digitale, verranno aperti corner in location strategiche e verrà avviata una piattaforma di vendita online.   

La strategia commerciale prevede la selezione dei migliori negozi e department store internazionali per la vendita all'ingrosso (con un target di 350.000 euro nel 2026), l'apertura di due negozi a marchio (Milano e Parigi) entro il 2025, lo sviluppo di pop-up store in location stagionali e la vendita online per aumentare la visibilità e la disponibilità del brand, con l'obiettivo di creare una community internazionale di influencer a sostegno del concetto di Laura Strambi.

Giovani acquirenti sempre più attenti alla sostenibilità

Mercato

Nonostante il periodo della pandemia e del lockdown abbiano causato un rallentamento consistente nel settore della moda, l'interesse per l'eco sostenibilità pare non essere diminuito, anzi sembrerebbe che gli eventi digitali e le fashion week abbiano portato consapevolezza e maggior attenzione tra i consumatori in fatto di sostenibilità ed economia circolare.

Secondo stime della nota società di consulenza PWC — spinta dalla continua crescente sensibilità dei consumatori verso tematiche riguardati la sostenibilità ambientale ed ecosostenibile — il mercato del fashion green nel 2019 valeva 6,3 miliardi di dollari, a seguito di una crescita media annua, dal 2015 ad oggi del 8,7%, e sempre secondo indagini di mercato di PWC l'anno che è iniziato da poco apporterà un incremento del 6,8% all'industria dell’eco-fashion. Nei prossimi anni, gli esperti prevedono una crescita esponenziale del settore, in perfetta tendenza rispetto al passato: entro il 2025 il valore di mercato della moda green dovrebbe passare a 9,8 miliardi fino ad arrivare ai 15 miliardi di dollari nel 2030, con un tasso di crescita annuo del 9,1%.

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Secondo i dati di Sustainability Report di Lyst (2020) però, la crescita del "business" della moda sostenibile varia da paese a paese. La Danimarca è il paese più all'avanguardia con una crescita del 114%, seguita dall'Australia al 110% e dalla Germania con una crescita del 53%. La Spagna e la Francia rispettivamente +51% e +50%. Il Canada è in aumento del 30%. Il mercato italiano fa segnare un +20%. E come fanalini di coda ci sono Inghilterra (con un +17%), USA (+15%) e Russia (+14%).

Il target di persone che è più sensibile al tema della sostenibilità e della propria salute sono le giovani generazioni. Secondo una ricerca di PwC del 2021 che si occupa di Millenials e Generazione Z è risultato che: nel 2020, il 63% ha scelto di acquistare prodotti sostenibili, valore aumentato del +34% rispetto all'anno precedente. Inoltre alcune tendenze dicono che il 45% dei giovani cerca di evitare l'utilizzo della plastica (se possibile). Il 6% ha dichiarato di non essere interessato alle tematiche legate alla sostenibilità, in confronto al 13% dell'anno precedente (2019). Il 28% prende in considerazione gli sforzi ambientali dei brand nella scelta d'acquisto, mentre il 26% sceglie prodotti che hanno una provenienza tracciabile e trasparente.

Un'altra indagine (condotta sempre da PWC per il Circular Fashion Report 2020) ha rivelato che le opportunità per i materiali riciclati nell'emisfero occidentale valgono all'incirca 350 miliardi di dollari, mentre il mercato delle fibre ecologiche nel 2020 è stato valutato 40,38 miliardi di dollari. La richiesta più alta (+69%) è stata registrata per la pelle vegan ma anche la plastica riciclata ha avuto un incremento interessante del +35%, così come il cotone biologico con un +23%.

Una società nata dopo 10 anni di riconoscimenti

Traction

Il brand è forte di una grande esperienza sia progettuale che di stile. La società Rimoda Lab è recente e l’intera macchina, con le nuove strategie sta percorrendo oggi i suoi primi passi. Grazie all’esperienza di settore dell’esperienza di settore e dei successi raggiunti da Laura Stambi in passato (alcuni elencati di seguito) e delle competenze finanziarie apportate dalla nuova struttura aziendale, Rimoda Lab s.r.l. potrà raggiungere numerosi traguardi nel prossimo futuro, arricchendo la già corposa lista di traction presenti.

  • Primo posto nel bando della Comunità Europea sull’innovazione tessile nel 2015;
  • Ha vinto il bando di concorso per la progettazione e design delle divise della compagnia aerea Air Dolomiti (2017);
  • Ha ottenuto il riconoscimento ONU per l’impegno del lavoro a tutela e del rispetto dell’ambiente (per l’occasione, è stato creato un capo in cotone organico e carta riciclata riprendendo un antica tecnica giapponese);
  • Filiera Made in Italy volta a coinvolgere soggetti che hanno sposato i valori del brand;
  • Impiego di materiali totalmente naturali e esclusione di derivati della plastica;
  • Innovazione tecnologica volta a migliorare la tracciabilità dei capi e la trasparenza della filiera (attraverso un QR code è possibile conoscere i fornitori e il processo produttivo di ogni capo);
  • Presenza internazionale;
  • Servizio di sartoria “made on demand” per la creazione di abiti unici e su misura;
  • Apparsa su riviste di settore come Vogue, Amica, Elle, Fashion Magazine, MF Faschion, IOdonna;
  • Laura Strambi è professionista ospite sul tema “progettazione sostenibile per la moda” presso la Fashion Academy ITS Cosmo, la Supsi di Lugano e STA di Lugano;
  • Vanta collaborazioni con marchi come Trussardi, Bulgari, Max Mara ed Herno.

 

Risultati economici attesi
Il business plan presentato da Rimoda Lab s.r.l. relativo allo sviluppo commerciale del brand Laura Strambi mostra come la società preveda di raggiungere il punto di pareggio entro il 2024, anno dopo il quale è attesa una crescita delle vendite considerevole e in grado di ripagare gli investimenti che verranno sostenuti per lo sviluppo. 

Osservando il conto economico previsionale è possibile osservare come Rimoda Lab stima di affermare il brand e consolidare le vendite. Se il valore della produzione atteso — comprensivo di rimanenze — per l’anno appena trascorso è di 20 mila euro, per il 2023 l’azienda si aspetta una crescita considerevole (+1.525%), che dovrebbe portare il fatturato a 350 mila euro, portando così l’azienda ad entrare più considerevolmente nel mercato. Mentre per il triennio 2024-2026, il valore della produzione è stimato essere superiore al milione di euro, in particolare 1,02 milioni nel 2024, 1,68 milioni nel 2025 (+64%) e 2,34 milioni nel 2026 (+40%). Stime che mostrano come i prossimi due anni siano cruciali per lo sviluppo dell’azienda e di come sia fondamentale consolidare il nome del brand (e i suoi valori) e accrescere il bacino di clienti, attuando la strategia di posizionamento voluta dall’azienda.

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Spostandoci ad osservare lo stato patrimoniale patrimoniale emerge, come dal 2024 la società, per far fronte all’incremento della domanda stimato — naturalmente in risposta agli investimenti commerciali e di marketing pianificati — intenda investire nell’acquisto di macchinari e attrezzature per la produzione. 

Per sostenere tutti gli investimenti necessari sarà pertanto necessario che la società attinga fondi anche attraverso altri canali, come quello bancario e con aperture del capitale sociale. In termini di passività, emerge un piano di finanziamento bancario di 100 mila euro a 48 mesi.

I principali indicatori di redditività (ROE, ROS, ROI) dimostrano quanto già esposto, i quali dovrebbero iniziare a riportare valori positivi a partire dal 2024. Per consultare il business plan completo clicca qui.

Operazioni sul capitale

Capitale

La società nasce nel 2022 con l’obiettivo di perseguire la strategia di crescita del brand Laura Strambi a livello internazionale motivo che l’ha portata nell’autunno del medesimo anno a chiudere un’operazione in cui alcuni investitori privati e la holding d’investimento Sigma Finanziaria s.r.l. sono entrati nel capitale sociale della società. 

Il focus dell’azienda nel creare abiti di elevata qualità eco-sostenibili cercando di ridurre l’impatto sull’ambiente, riducendo l’inquinamento attraverso tutta la filiera è una strategia volta a una maggiore diversificazione e a soddisfare una domanda che sta emergendo sempre più prepotentemente. 

L’operazione, relativa a Rimoda Lab s.r.l., è volta a fornire i fondi necessari per avviare i piani strategici precedentemente presentati (commerciali e produttivi).

L’offerta offre agli investitori la possibilità di sottoscrivere quote della società Rimoda Lab s.r.l. di "classe B” (a partire da sottoscrizioni di 500 euro), ovvero quote ordinarie prive del diritto di voto in assemblea e del diritto di prelazione ma con possibilità di esercitare, in accordo con le norme statutarie, sia il diritto di co-vendita che di recesso e quote di “classe A”, identiche alle quote dei soci fondatori (con un investimento complessivo pari o superiore a 20.000 euro).

Il valore stimato dalla società per quest’operazione è di 1,2 milioni di euro.

Fondatori e principali membri del team

Laura Strambi

Laura Strambi

Fashion Creative Director, CEO e socia fondatrice di Rimoda Lab

Fondatrice del brand nel 2014 e attuale Creative Designer di Rimodal Lab, della quale è anche socia di maggioranza.

Fashion design con formazione accademica sul tessile, direttore creativo di brand e di linee di prodotto, ha collaborato con nomi prestigiosi del “Made in Italy”. svolge consulenze per aziende di prêt à porter dando un importante apporto sul “cambiamento” necessario per affrontare i nuovi mercati.
Dopo molti anni di esperienza come Fashion designer e Product Manager per importanti brand internazionali tra cui: Borbonese, Herno, Beams Tokyo, Max Mara, Simonetta Ravizza, Bulgari e Swarovski nel 2014 ha iniziato a progettare e produrre la collezione: Laura Strambi eco-luxury brand. Il primo marchio della moda italiana che combina lusso, stile e consapevolezza ambientale, nel completo rispetto dell’uomo in una logica di sostenibilità.

Enrica Fantoni

Enrica Fantoni

Responsabile della comunicazione e socia fondatrice di Rimoda Lab

Digital Strategist e Imprenditrice digitale con 20 anni di esperienza nel settore Digital in contesti internazionali. 

Ha matuarto esperienza in aziende multinazionali (Yahoo, Kelkoo, JobPilot) nelle quali ha ricoperto diversi ruoli che le hanno consentito di acquisire una visione completa delle strategie digitali e del mercato della pubblicità online: gestione di prodotti e servizi, lancio di nuovi prodotti e APP mobile e redazione di business plan, e-commerce, progetti editoriali e social network, acquisizione di traffico e generazione di lead e diverse tipologie di pubblicità (performance, search, media, native). 

Con Innovation People, azienda da lei fondata, ha lanciato diversi business lavorando con piccole e medie aziende, start-up e NoProfit, sempre con un approccio data driven, orientato a trovare soluzioni finalizzate alla crescita del business e la Brand Awareness. 

Alessio  Cassinelli Lavezzo

Alessio Cassinelli Lavezzo

Amministratore di Rimoda Lab

Laureato in Scienze Politiche e in Statistica all'Università degli Studi di Milano, Master of Business Administration presso la Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi di Milano, Alessio Cassinelli-Lavezzo possiede un'esperienza ventennale di gestione e sviluppo di PMI e ha ricoperto per molti anni l'incarico di Direttore Generale.

​Questa esperienza gli ha permesso di raggiungere obiettivi sfidanti in termini sia commerciali che organizzativi, nonché di sviluppare grandi capacità di mediazione e negoziazione.

È stato Professore a Contratto di “Gestione e Pianificazione Aziendale” all'Università degli Studi di Milano Bicocca presso il Corso di Laurea in “Scienze e Tecnologie Chimiche”, organizzato in collaborazione con Assolombarda.

Macodou D. Fall

Macodou D. Fall

Definizione della strategia e socio fondatore di Rimoda Lab

Dopo aver frequentato la prestigiosa business school “Insead” Macodou svolge diversi ruoli nella sua esperienza professionale (CEO, General Manager, Managing Director Europe & Middle East) per aziende di lusso nazionali ed internazionali come Furla, Salvatore Ferragamo, Sergio Rossi. Grazie a ciò acquisisce un ampio background: nella gestione del cambiamento, strategia multicanale, riposizionamento brand ed esperto in business planning. Oggi svolge il ruolo di Strategic Advisor and Consultant in Freelance guidando le aziende a raggiungere il proprio successo.

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